Il volo di Osvaldo

A volte si crede di essere liberi ma invece non è così.

Edizioni Chichy

Release date:25-01-2018

Codice Isbn: 978-88-9834-636-3

Target:

dai cinque anni

Recensione


A volte si crede di essere liberi ma invece non è così. A volte, per accorgersene, serve l’aiuto di qualcuno. Involontario, magari.

È quello che succede a Osvaldo, l’anonimo protagonista de “Il volo di Osvaldo”, l’ultima, grandiosa, storia di Tomas Baas (pubblicato in Italia da Clichy). Anonimo è una parola abbastanza indicata se – come Osvaldo – la tua vita è un po’ monotona e la tua principale compagnia è un uccellino rinchiuso in gabbia.

Ecco lui sì che sa di non essere libero. E allora un giorno smette di fischiettare. E avendo ogni azione una conseguenza, Osvaldo si sente triste. Per il suo amico, certo. E per sé. Ma come – sempre “a volte” – capita, dalle situazioni più spiacevoli nascono fantastiche avventure: per cercare di aiutare il suo amico, Osvaldo compra una pianta magica, che lo porterà a visitare una giungla misteriosa, dove gli insegneranno l’importanza di osservare e dove scoprirà che amore è… lasciar liberi di andare.

Grandiosa è invece la parola che più si adatta a questo libro, non solo per il tema, universale, ma anche per la grafica, i colori e – in particolare - il formato. Che è esagerato! Una gioia per gli occhi. Non solo dei bambini, quelli sui 5 anni cui il volume è rivolto e che non lo so se riusciranno a cogliere proprio tutte le sfumature della storia di Baas, così concisa e pur così ricca, ma certo coglieranno il senso e apprezzeranno le trovate grafiche dell’autore che con potenti pennellate tricromatiche regala addirittura un paginone centrale con le ante da aprire. P.s. mio figlio, 5 anni, sfogliando il libro da seduto sembrava proprio in mezzo alla giungla. Provate!

Manuela Capelli



Scheda: